Osteopatia per lo Sport

Osteopatia e Triathlon

Il Triathlon è uno degli sport più faticosi per il corpo.

La "triplice" è lo sport di  Endurance per antonomasia, composto dalla successione di nuoto, ciclismo e corsa, necessità un approccio integrato rispetto ad altre discipline.

La corsa è sicuramente la più stressante da un punto di vista muscolare e articolare e che può portare a numerosi infortuni e allontanamento dagli allenamenti e competizioni.

Cosa valuta l'Osteopata:

La frazione del ciclismo riguarda una disciplina "chiusa" in cui cioè la posizione del corpo è "fissa" in base al settaggio della bicicletta attraverso, la sella, il manubrio ed i pedali. Ovviamente ci sono metodi più o meno scientifici per trovare la giusta posizione in sella ed è bene affidarsi ad un Tecnico specializzato.


 Quindi solitamente le problematiche derivanti dalla frazione in bici sono dovute al sovraccarico delle stretture muscolo articolari dovute al passare tanto tempo in una stessa identica posizione. Solitamente le aree più sensibili sono la cervicale e la zona lombare. Ovviamente si ha un impegno intenso sulla muscolatura delle gambe che necessiteranno principalmente di un massaggio sportivo decontratturante o di scarico.

Il nuoto in acque libere tipico del triathlon è considerevolmente differente rispetto al nuoto in piscina per alcune variabili, la prima sicuramente la distanza sulle quale si compete che varia da 750 fino ai 3800 metri. All'utilizzo della muta che ha aspetti positivi come la migliore galleggiabilità ma anche negativi come un peggiore grado di libertà articolare sulle spalle.

Inoltre il contatto diretto con gli avversari e le condizioni meteo marine creano delle situazioni imprevedibili che richiedono una notevole dote di adattamento e velocità di risposta. Il nuoto sicuramente richiede una tecnica eccellente sia nell'ottica della performance ma anche per evitare infortuni. Le spalle sono ovviamente la struttura più stressata, seguita dalla zona dorsale e cervicale della colonna vertebrale. In questo caso è molto utile inserire una routine di esercizi utile ad armonizzare e compensare i muscoli più utilizzati a scapito di quelli meno utilizzati che tendono a divenire rigidi e dolenti. Un esempio è i muscoli pettorali che sono "contratti" e la muscolatura posteriore della spalla che invece presenta muscoli deboli, portando a uno squilibrio posturale.